La Fontana delle Ripe ed il Ponte Romanico

FONTANA DELLE RIPE

A metà del sentiero delle ripe è collocata una fontana. In passato era usata per l’approvvigionamento idrico del borgo e per le attività economiche, ora è uno dei punti di maggiore attrazione turistica del luogo anche grazie alla sua posizione strategica. 

Fontana delle ripe (vista frontale)

È situata infatti vicino all’area picnic e di riposo per i visitatori del sentiero. Può essere considerato un “locus amoenus” per coloro che amano trascurare qualche ora immersi nella natura. Il tipo di fontana è detto “a bottino”, la copertura è una volte a botte. Nella parte anteriore è possibile scorgere un’apertura ratificata, all’interno della quale vi è la vasca di raccolta dell’acqua. Intorno ad essa sono state costruite le mura della struttura in roccia calcarea. Sottostante alla struttura è presente una conca di pietra lavorata dalla gente dell’epoca per facilitare lo scorrimento dell’acqua, la cui circonferenza era analoga a quello dei barili usati anticamente, e una serie di tegole posizionate lateralmente per regolare la fuoriuscita dell’acqua. Per riempire la muratura sono stati utilizzati dei frammenti di cotto messo in opera con cemento, essendo più facile mettere in opera un laterizio. La fontana, posizionata in un luogo umido e poco esposto al sole, è in parte ricoperta da vegetazione varia, specialmente muschio e felce, che impedisce di vedere da alcune prospettive il complesso.

PONTE ROMANICO

Lungo il percorso naturalistico, si incontra un ponte, che oggi costituisce uno dei pochi esempi di architettura civile romanica, realizzata intorno al XII secolo. L’opera è costituita da un arco a tutto sesto, poggiante su due poderose spalle, e un profilo a schiena d’asino. Si estende per 16 m ed ha un’altezza di 19.80 m.

Ponte romanico

I parapetti sono parzialmente crollati e ricostruiti successivamente in epoca moderna, con l’aggiunta di una staccionata in legno. Grazie a queste ricostruzioni, il ponte è ora soggetto a illuminazione notturna.

Nella parte sottostante ad esso, è presente un mulino, denominato “Mulino A”, risalente ad epoche probabilmente precedenti e al quale si affianca un altro mulino, chiamato “Mulino B”. Le parti interne dell’arco presentano dei fori che, anticamente, venivano utilizzati per la costruzione del ponte, e servivano per porre dei paletti di legno per sorreggere la centina (struttura di legno utilizzata per dare forma all’arco), al termine dei lavori veniva rimossa. L’arco è costituito da due differenti materiali: i piedritti laterali sono costituiti da blocchi perfettamente esagonali, mentre l’arco è realizzato con blocchi sbozzati di pietra calcarea. Il ponte è erroneamente identificato come “Ponte di Annibale”, però è, in realtà, di un’epoca notevolmente successiva. Per quanto riguarda lo stato di conservazione, la struttura è integra e poggia su un banco roccioso. La visuale è però ridotta, a causa della vegetazione. All’inizio del ponte è presente un’edicola in legno. L’attuale ponte romanico,  costruito dopo la dismissione di quello originale, è stato realizzato con materiale deperibile (in legno), a causa delle mutate esigenze.

 

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