Il Vesuvio

Il Vesuvio è un vulcano situato in Italia, in posizione dominante rispetto al golfo di Napoli. È uno dei due vulcani attivi dell’Europa continentale, nonché uno dei più studiati e pericolosi al mondo. Il nome Vesuvio è d’origine indoeuropea. La nascita del vulcano Somma-Vesuvio risale ad oltre 400.000 anni fa.

La storia

La storia vulcanica viene solitamente suddivisa in tre periodi principali:

– Dalle origini all’eruzione del 79 d.C., periodo in cui l’attività vulcanica si manifestò mediante scosse di terremoto che portarono alla formazione dell’antico vulcano, il Monte Somma, che fu demolito da una serie di eruzioni esplosive molto antiche.

– Dal 79 d.C. al 1631. Nel 79 d.C. l’eruzione violentissima che seppellì sotto alcuni metri di ceneri bollenti e lahar la città di Pompei, Ercolano, Stabia e tutte le zone limitrofe, e che fu seguita da diverse eruzioni nei secoli a venire.

– Dal 1631 ad oggi.  Nel 1631 un’altra violenta eruzione aprì una nuova fase di attività persistente del vulcano, caratterizzata da numerose eruzioni.

Nel 1944 ci fu l’ultima eruzione, con fontane di lava che si innalzarono dal cratere fino ad un’altezza di 800 metri, che fece entrare il Vesuvio nell’attuale fase di “riposo attivo” e successivamente, il vulcano non ha più dato luogo a fenomeni eruttivi.

La tipologia di attività

Ogni vulcano ha un tipo di attività, in generale ce sono quattro:

-Effusiva dominante (attività hawaiana)

-Effusiva prevalente (attività stromboliana, in minor parte esplosiva e attività vulcaniana in parte esplosiva)

-Esplosiva prevalente (attività pliniana)

-Esplosiva dominante (attività idromagmatica)

Il tipo di attività che riguarda il Vesuvio è l’esplosiva prevalente:

  • Lava ad altissima viscosità ristagnante periodicamente nel cratere, dove si solidifica.
  • L’eruzione genera colonne di gas e polveri incandescenti, oltre all’espulsione di pomici, ceneri, lapilli e frammenti del condotto vulcanico.
  • In minor parte presenta attività effusiva, caratterizzata da magma con basso contenuto in gas e abbastanza fluido, generano flussi di lava che scorre relativamente tranquilla verso valle.
  • Attualmente il Vesuvio si trova in una fase di “riposo attivo”(quiescenza)

Tipiche formazioni del Vesuvio sono le “lave scoriacee” e le “lave a corda” :

  • Lava a corde: in cui la superficie si raffredda rapidamente, lo stato esterno si arriccia in pieghe che solidificandosi sono simili a corde.

  • Lava scoriacee: dall’aspetto rugoso con una superficie irregolare e accidentata.

Rischio vulcanico

In ogni esplosione viene indicato il VEI (Volcanic Explosivity Index): è un indice di esplosività vulcanica che ha lo scopo di classificare le eruzioni vulcaniche in funzione dell’esplosività secondo alcuni criteri stabiliti.

Secondo gli studi più recenti, l’evento vulcanico che con maggiore probabilità si potrebbe verificare al Vesuvio è un’eruzione stromboliana violenta (VEI=3), con ricaduta di materiali piroclastici e formazione di colate di fango.

Nome  VEI Epoca
Pomici di Codola 6 25 000 anni fa
Pomici di Base 6 18 300 anni fa
Pomici Verdoline 5 16 000 anni fa
Pomici di Mercato 6 8 000 anni fa
Pomici di Avellino 6 3 800 anni fa

 

La «zona rossa» è l’area per cui l’evacuazione preventiva è l’unica misura di salvaguardia della popolazione. La zona rossa comprende oltre a un’area esposta all’invasione di flussi piroclastici, definita «zona rossa 1», anche un’area soggetta a elevato rischio di crollo delle coperture degli edifici per l’accumulo di depositi piroclastici (ceneri vulcaniche e lapilli), definita «zona rossa 2». In cui secondo il piano di evacuazione, gli abitanti di ciascun comune andrebbero trasferiti temporaneamente in un’altra regione di Italia.

SITOGRAFIA :

it.wikipedia.org/wiki/Vesuvio

www.parconazionaledelvesuvio.it

 

 

 

Autori